Pari o dispari, destra o sinistra,

Pari o dispari, destra o sinistra, bianco o nero, più o meno, positivo o negativo, avanti o indietro, da chi o da là. Più o meno aggettivi o avverbi? Positivo o negativo. Il più vale di più del meno? Voi, amiche mie, siete più belle, loro, non amiche mie, sono meno brutte, dovrebbe esser la stessa cosa ma le prime son felici le seconde no, forse. Sono stato assente, giustificato, sono maggiorenne e quindi posso giustificarmi, per tre giorni e per tre giorni non ho cucinato, oggi dovrei cucinare: il pane, la trippa, gli ossibuchi, i boby, il Bonet ma visto che la base di fagioli c’è per pranzo preparerò i fagioli con la pasta e le cozze, buono buonissimo se vien bene, la trippa domani che è più buona. Se verrà bene non sarà per grazia ricevuta ma perché ho seguito tutti i crismi, le cozze pulite ben bene, messe in pentola con un poco di olio, aglio e prezzemolo tritati, incoperchiate e cotte per tre-quattro minuti tanto che si aprano e non di più, raccogliere il liquido filtrandolo e sgusciarle, i fagioli, Borlotti, li ho cotti con la cotenna e poche costine di maiale, non è la regola ma va bene, e sono molto densi perciò li metto in pentola con parte dell’acqua delle cozze, la pasta, si dice che dovrebbe essere corta, in questo caso, oggi, userò delle tagliatelle all’uovo spezzettate, la metto a cuocere e dopo due minuti aggiungo le cozze finisco nel giro di altri due minuti e aggiusterò di sale, pepe o peperoncino e liquido a seconda di come gradiscono gli altri commensale oggi mi sento molto democratico, in cucina eh! La trippa come la fate? Prendo le parti, quattro più il duodeno quando c’è, la lavo, la taglio fine, un po’ meno di mezzo centimetro, la metto nel pentolone la faccio bollire per cinque minuti e butto il liquido rilasciato e ora inizia la preparazione vera e propria ma continuo un’altra volta devo andare in cucina. La trippa, dunque, dopo averla preparata prendo carote, sedano, cipolla, scalogno, porro, li sminuzzo grossolanamente, metto in pentola con un poco di strutto ed EVO, per non appesantire troppo, e faccio rosolare con un paio di spicchi d’aglio, tuffo la trippa e amalgamo il tutto quando si sono asciugati i liquidi metto una patata tagliata a dadini, la salsa di pomodoro, il vino bianco o rosso dipende da come volete il risultato finale bianco resterà un poco più delicato col rosso invece specialmente se corposo e di struttura sarà più deciso, asciugato che sia salo e pepo, diluisco con brodo, quello che ho è abbastanza concentrato quindi bagno un paio di volte, la cottura è di circa tre ore, col brodo poi con acqua e il coperchio è importante mantiene i vapori, a tre quarti aggiungo delle foglie di alloro e tre minuti prima della fine un trito di aglio e prezzemolo, non la desidero brodosa. Dovrebbe esser buona. I Boby che sono? Beh, penso che ormai sia un nome usato comunemente ma sono i fagiolini verdi, i cornetti. Come li preparo? Dopo averli spuntati e lavati in una pentola con acqua leggermente salata metto una patata tagliata a rondelle, le patate che uso sono piuttosto dure, cuociono, intere in circa, anche di più, quaranta minuti ma sono molto buone, le faccio bollire per venti minuti aggiungo i boby e una cipolla tagliata in otto, continuo per quindici minuti, a parte preparo una ciotola con acqua e ghiaccio, colo il tutto e trasferisco nel gelo per bloccare la cottura, a me le verdure piacciono croccanti e coi colori vivi, due minuti può esser sufficiente, quindi condisco  con sale, pepe, aceto di vino buono e tra gli industriali non so se esiste, due o tre spicchi d’aglio tagliati a metà e EVO senza particolari caratteristiche organolettiche.

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